Materiale composito e a basso costo, il futuro dell’aeronautica ‘leggera’
Amedeo Fogliano CFO Tecnam: “È un’innovazione tecnologica che coinvolge molte imprese e centri di ricerca, utilizziamo materiali innovativi, lavorandoli e assemblandoli in nuovi modi”
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a cura di: Regione Campania
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Settore: Aeronautico
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Area tematica: Industry Internazionalizzazione
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L’azienda
Da oltre 60 anni Tecnam è impegnata nel mondo dell’Aviazione Generale. Dalla sesta generazione del Tecnam P92, al più venduto P2002 o il Twin P2006T, Tecnam, dispone di una ampia gamma di aerei riconosciuti a livello mondiale come aerei di prima scelta sia nell’Aviazione Generale sia negli altri settori.
Sia per piloti privati che volano nel loro tempo libero, sia per scuole di volo, Tecnam è leader a livello mondiale. Secondo i dati della GAMA, General Aviation Manufacturers Association, è al secondo posto nella classe aerei con motore a pistoni.
Con oltre 7mila velivoli che operano in tutto il mondo, i clienti Tecnam sono supportati da una rete mondiale di oltre 60 concessionari e più di 100 centri di assistenza.
La passione per il volo anima l’intero team Tecnam (circa 200 persone) che, ispirato dal professor Luigi Pascale, ha portato ad un fatturato di circa 35 milioni di Euro e alla creazione di alcuni degli aerei più innovativi ed eleganti del panorama mondiale. Aerei robusti e con bassi costi d’esercizio, ma allo stesso eleganti e innovativi, quel mix riconosciuto come il meglio del “made in Italy”.
L’idea in breve
Il progetto TABASCO è focalizzato sulle tecnologie e i processi di produzione a basso costo per strutture in materiale composito per velivoli appartenenti alle categorie che rientrano nell’Aviazione Generale. Il partenariato è composto da costruttori di velivoli dell’AG, da PMI, Consorzi operanti nel settore e da Tecnam srl, prime di progetto.
Tra gli obiettivi individuati:
- Metodi Analitici per la Selezione dei Materiali;
- Processi di Laminazione e Cura Low-Cost;
- Tecnologie per Tool di Cura, Bonding e Montaggio;
- Tecniche di Ispezione;
- Sub-Components e Dimostratori Tecnologici
Tabasco nel dettaglio
Piccole compagnie aeree, scuole di pilotaggio, enti pubblici e utenti privati mostrano una sempre maggior attenzione per il design e le peculiarità dei velivoli in materiale composito. La cosa, però, ha dei risvolti in termini di certificazione e operatività che possono essere risolte solo con uno studio analitico e sperimentale che consenta di valorizzare l’effettiva convenienza di materiali e processi a basso costo.
Infatti nel determinare i costi di strutture e processi produttivi meno costosi bisogna considerare molto bene i requisiti che, soprattutto per la categoria di velivoli ultra leggeri, non sono solamente quelli previsti dal mercato, ma sono anche quelli richiesti dal cliente. In questo senso una targettizzazione spinta può risultare onerosa in termini di certificativi richiesti, un esempio tra tutti è quello relativo all'installazione di apparati elettronici particolari che bisogna dimostrare essere compatibili, in termini di IRF, quando la struttura è in materiale composito.
L’aspetto manutentivo inoltre è strettamente legato ai processi di produzione e ispezione oggetto del presente programma di ricerca: in linea teorica gli aspetti legati alla corrosione suggeriscono un impiego vantaggioso di velivoli realizzati con strutture in materiale composito ma, il problema delle riparazioni, del comportamento rispetto a sollecitazione termiche e l’ispezionabilità sono temi di studio che possono determinare il successo commerciale di una siffatta proposta.
Si precisa che nell’intero progetto si fa riferimento a fibre di carbonio per le parti primarie, salvo specifiche indicazioni, considerando invece le fibre di vetro quali materiali a supporto per le interfacce o impiegati per le parti secondarie aerodinamiche o per le infrastrutture sistemistiche.
Il distretto Tecnologico Aerospaziale
Il progetto Tabasco è stato portato avanti all’interno del DAC - Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania - che è stato costituito in forma di S.c.a r.l. il 30 maggio 2012 completando un solido percorso di condivisione regionale che ha gli ha conferito un profilo giuridico riconosciuto dall’Europa e dal Governo.
Il DAC stimola la collaborazione tra Imprese, Centri di Ricerca e Università con l’obiettivo di creare concrete opportunità di business e continue occasioni di crescita e innovazione per le imprese.
Nel distretto sono coinvolti circa 140 soggetti: 8 grandi imprese (tra cui Alenia Aermacchi, MBDA, Magnaghi, Atitech, DEMA, Telespazio e per l’appunto Tecnam), 11 centri di ricerca (tra cui il CIRA, il CNR, l’ENEA e le 5 Università campane) e 125 PMI (considerando quelle che aderiscono agli 8 consorzi soci).
Il DAC rappresenta per la regione una realtà fondamentale, orientata alla realizzazione e gestione di un modello industriale a rete capace di progettare soluzioni industriali competitive e proporle sul mercato a livello nazionale e internazionale.