Nasce il Comune di Pieve del Grappa, sotto il segno della semplificazione e della digitalizzazione
Annalisa Rampin, ex sindaco di Crespano del Grappa: “Dopo il referendum consultivo, nel giro di un paio di settimane, il Comune di Pieve del Grappa è diventato realtà. È un percorso già trac
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a cura di: Regione del Veneto
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Settore: PA
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Area tematica: Smart Communities
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L’ente
Il Comune di Pieve del Grappa è stato costituito, in provincia di Treviso, il 1 febbraio 2019 a seguito della fusione dei comuni contigui di Crespano del Grappa e di Paderno del Grappa.
Il 17 dicembre 2018 si è infatti tenuto il referendum consultivo in cui la maggioranza dei residenti votanti si è espressa favorevolmente alla fusione. A Crespano ha aderito al "sì" il 78,3%, sebbene l'affluenza sia stata molto bassa (33.8%); maggiore la partecipazione a Paderno (49.8%), con un’adesione al sì per il 57,7%.
Dato l'esito della consultazione, è stata emessa la L.R. 24 gennaio 2019, n. 2 "Istituzione del nuovo Comune denominato "Pieve del Grappa" mediante fusione dei Comuni di Crespano del Grappa e Paderno del Grappa della provincia di Treviso", pubblicata sul BUR della Regione Veneto il 29 gennaio.
Gli attuali abitanti del comune sono 6.706 e comprendono i 4.511 di Crespano e i 2.195 di Paderno.
Pieve del Grappa è una delle cinque fusioni di comuni in Veneto approvate nel 2019, insieme ai comuni di Borgo Valbelluna, Colceresa, Lusiana Conco e Valbrenta.
Con le fusioni approvate nel 2019 il numero dei comuni del Veneto è diminuito di otto unità, passando da 571 a 563 comuni.
Il 26 maggio 2019 si terranno le amministrative per l’elezione del nuovo sindaco, con giunta e consiglio.
Cos’è la fusione di comuni?
La fusione prevede la nascita di un nuovo comune, che comprende i territori delle due municipalità interessate. Si ha di conseguenza una sola amministrazione politica, con un solo sindaco, una giunta e un consiglio comunale. Quindi una sola struttura organizzativa, che comprende tutti i dipendenti provenienti dai due enti locali coinvolti.
Con il decreto legge nr. 78 del 31 maggio 2010 e successive modificazioni, tutti i Comuni con meno di 3.000 abitanti sono obbligati a svolgere in forma associata entro il 31/12/2018 le funzioni fondamentali, che rappresentano di fatto circa l’85% delle proprie risorse economiche. Il criterio di quantificazione prevede per i Comuni che danno luogo alla fusione di preesistenti Comuni un contributo straordinario, per 10 anni, pari al 60 % dei trasferimenti erariali attribuiti per l’anno 2010, nel limite degli stanziamenti previsti.
La fusione fa la forza
La Regione del Veneto, al fine di favorire la fusione tra Comuni aventi popolazione inferiore a 5.000 abitanti, riconosce, all’interno del proprio programma, ai Comuni interessati e per un periodo massimo di dieci anni:
a. Priorità nel riparto dei finanziamenti regionali derivanti da leggi di settore;
b. Contributi regionali aggiuntivi sulla base dei seguenti criteri:
1. Numero Comuni interessati alla fusione;
2. Popolazione nuovo Comune;
3. Entità spesa corrente.
Grazie ai contributi straordinari statali e regionali e alle economie gestionali è possibile, con le risorse aggiuntive, eseguire investimenti sul territorio comunale.
Ci sono vantaggi importanti in termini di riduzione dei costi della politica, che consente di diminuire il numero di amministratori.
L’accorpamento di alcune funzioni permette inoltre di ottenere importanti economie di scala, utili a migliorare la qualità e la tipologia dei servizi offerti alla popolazione.
Grazie alla fusione di Crespano e di Paderno il contributo regionale ammonterebbe ad € 480.000.
Lo Stato inoltre eroga per i 10 anni successivi alla istituzione del nuovo Comune un contributo straordinario pari al 60% dei trasferimenti erariali attribuiti per l'anno 2010 ai Comuni. Nel caso della fusione di Crespano e di Paderno il contributo statale straordinario ammonterebbe ad € 890.000 all’anno per 10 anni, cioè € 8.900.000.
Cosa cambia concretamente per i cittadini
In entrambi i Municipi vengono garantiti i servizi essenziali, con l’obiettivo di essere vicini ai cittadini, potenziando tutti i servizi. Lo scopo della fusione è quello di migliorare la qualità e la quantità di servizi e l’intento della nuova Amministrazione dovrà essere quello di utilizzare i maggiori trasferimenti economici da parte della Regione e dello Stato per favorire la migliore vivibilità e mobilità in ogni frazione e ridurre la pressione fiscale di competenza comunale. Si provvederà a una riorganizzazione degli uffici e dei servizi, utilizzando il personale proveniente dai due Comuni, finalizzata a un migliore utilizzo delle risorse umane nel rispetto delle professionalità acquisite. La nuova Amministrazione comunale sarà in grado di rispondere in modo migliore e più attivo alle esigenze dei cittadini.
Benefici della fusione
La fusione tra i Comuni di Crespano del Grappa e Paderno del Grappa è stata un’opportunità il territorio che si estende tra le Alpi bellunesi e la periferia di Treviso. L’iniziativa non si può ridurre a una procedura burocratica volta a superare le difficoltà amministrative e finanziarie subite dagli enti locali soprattutto negli ultimi anni o a uno strumento per ottenere maggiori finanziamenti dalle istituzioni di livello superiore, Regione e Stato, ma realizza e concretizza anche molti vantaggi a livello sociale. Principalmente ne guadagnano i cittadini, che dalla nuova entità comunale ottengono anzitutto una crescita dei servizi e una razionalizzazione di quelli che oggi vengono assicurati.
Con la fusione, e il conseguente aumento della popolazione residente, si ha l’opportunità di creare nuovi servizi, perché da un lato si abbatte il costo pro capite, rendendo il servizio economicamente più accessibile, e dall’altro un comune più grande godrà di un “peso” sicuramente maggiore nel contesto istituzionale generale.
Va considerato il cosiddetto Sistema Urbano Giornaliero, cioè l’insieme dei luoghi in cui i cittadini svolgono le proprie attività (supermercato, scuola, biblioteca), che non coincide necessariamente con il territorio comunale, ma che tra Crespano del Grappa e Paderno del Grappa è già, di fatto, integrato. La fusione in programma permette di istituzionalizzare una integrazione sociale già nei fatti, attraverso una partecipazione più forte dei cittadini dei due Comuni nella gestione della “cosa pubblica”.