Nuovi approcci terapeutici per l’Alzheimer nelle strutture sanitarie Karol di Palermo
Marco Zummo, Presidente di Karol srl: “Siamo stati tra i primi ad applicare il metodo “protesico”, che consiste nel ricostruire una realtà a misura dell’ospite che rievoca il suo passato, i
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a cura di: Regione Siciliana
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Settore: Sanità
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Area tematica: Healthcare
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L’azienda
Karol S.r.l – Strutture Sanitarie, è un gruppo che nasce nel 2014 e che opera nel settore delle fragilità, il cui nome e logo si ispira alla figura di Giovanni Paolo II e al suo alto testimoniato magistero sulla sofferenza. Punta alla migliore umanizzazione dei servizi e all’accoglienza nel rispetto e valorizzazione della persona. La prima struttura sanitaria avviata nel 2014 è stata la Karol RSA, Residenza Sanitaria Assistita di alta assistenza per malati di Alzheimer a Villabate (PA). La RSA, che è ubicata in una struttura di proprietà della Curia di Palermo, è convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale ed è dotata di 44 posti letto, nonché di un’area di servizi socio sanitari aperta all’utenza esterna: centro diurno per malati di Alzheimer, servizi di riabilitazione, piscina riabilitativa, ambulatori polispecialistici. La struttura fornisce ospitalità, prestazioni sanitarie, di recupero funzionale e di inserimento sociale a pazienti non autosufficienti in condizioni di instabilità clinica. È l’unica struttura nel territorio interamente specializzata nell’assistenza di soggetti portatori di demenze cronico-degenerative. La metodologia terapeutica e riabilitativa si fonda su un approccio multi specialistico individualizzato che coinvolge una pluralità di figure professionali (medici: geriatri, neurologi, fisiatri, cardiologi; fisioterapisti, terapisti occupazionali, psicologi, educatori, assistenti sociali, animatori).
Il contesto
Ogni tre secondi nel mondo una persona sviluppa una forma di demenza, l'Alzheimer è la forma più diffusa. Secondo il "Rapporto mondiale Alzheimer 2018" della Federazione Alzheimer Italia, sono 47 milioni i malati nel mondo, 1.241.000 in Italia. Dati preoccupanti dai quali si può stimare che nei prossimi 20 anni, a causa dell'invecchiamento della popolazione, si avrà un aumento dei casi del 50%.
Il metodo adottato
In questa struttura la Karol srl porta avanti il metodo protesico che prevede un abbandono delle terapie farmacologiche, se non quelle legate al mantenimento, dal momento che i soggetti ricoverati sono prevalentemente anziani con vari tipi di patologie che concorrono alla loro fragilità.
Protesico, in questo senso, vuol dire ricostruire intorno al paziente i suoi ambienti di vita del passato, situazioni affettive e ricordi, al fine di mantenere e sollecitare quelle che sono le sue capacità intellettive e di reazione.
Un esempio concreto è quello di un giornalista sportivo. Per lui si è ricostruito un ambiente che potesse fargli rivivere il contesto lavorativo: una scrivania con la sua macchina da scrivere, giornali sportivi e fotografie che ricostruiscono e compensano la sua capacità reattiva e lo stimolano.
Il know-how
Per fare questo Karol ha impegnato molte più risorse di quelle previste dalle normali linee guida. Oltre 70 dipendenti per 40 degenti con figure professionali molto diverse. Ci sono psicologi, terapisti occupazionali, educatori professionali e sociali. Si utilizzano tecniche come musica e danza terapia. In generale tutti approcci non contemplati nelle linee guida, in ogni caso è una attività sperimentale che è stata implementata, formando il personale in un centro specializzato di Modena, dove questo approccio è sperimentato da anni.
In futuro
Tra le tante iniziative in corso, la Karol sta partecipando a un progetto di ricerca con il CNR sul monitoraggio a distanza dei pazienti e in un progetto sull’impatto della bio-alimentazione sulle malattie neurodegenerative. L’impegno è a 360 gradi e con un approccio fortemente innovativo. Nel campo della psichiatria, il centro si sta specializzando su progetti di recupero, sviluppando iniziative che portino alla riabilitazione certamente clinica, ma anche sociale dei pazienti più gravi. Tra le iniziative, pensata per dare anche un sostegno economico ai pazienti, c’è la Karol bi-orto, un vero e proprio spin-off della Karol che, dopo aver preso in affitto dei terreni nel quartiere Zen, commercializza, principalmente nella GDO, i prodotti bio coltivati dai pazienti.
Si sta pensando anche di coinvolgere i pazienti in alcune riprese cinematografiche in collaborazione con il regista Franco Maresco.